martedì 27 luglio 2010

perchè l'autoinformazione...?

questo blog è nato, come già sapete, da un gruppetto aostano di studenti. Vorrei affiancare alla spiegazione-introduzione che trovate tra i post più vecchi, anche se un po' in ritardo, il mio personale contributo.
Forse qualcuno vorrà sapere "da che parte stiamo"; ebbene: da nessuna parte! Il nostro gruppo non appoggia e non viene appoggiato da nessun partito; non si rifà ad alcuna corrente di pensiero o figura di un personeggio del passato e tantomeno del presente.
Proprio perchè non cerchiamo asilo sotto alcuna bandiera accogliamo alle nostre riunioni chiunque voglia parteciparvi a prescindere dal suo orientamento politico.
Tutti si devono sentire liberi di esprimere la propria posizione, di mettere in campo le proprie conoscenze e anche le proprie curiosità ed accettare che queste vengano contestate o sostenute con la medesima libertà. Ho citato la curiosità perchè reputo che sia spunto di riflessione e risorsa fondamentale: forse senza una buona dose di curiosità questo gruppo non esisterebbe! é solo la presa di coscienza di NON conoscere abbastanza che ci spinge ad informarci, ad "autoinformarci": "io, eterno studente, perchè la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perchè so di non sapere niente" (Guccini).
Perchè allora scegliere l'autoinformazione?
Questa scelta è stata operata nell'ottica della ricerca dell'informazione più trasparente possibile, nel tentativo di dare ai problemi uno sguardo nuovo, con l'obiettivo di sviluppare una discussione che porti ognuno a scegliere autonomamente le informazioni in cui credere e su cui basare le proprie convinzioni, grazie allla pluralità di opinioni su cui si può basare.
Noi pensiamo e creiamo delle soluzioni ai problemi di natura politica, sociale, ideologica e speriamo un giorno di poter risolvere qualcuno degli scempi del npstro paese CIVILE; o, almeno, ci avremo provato.
L'autoinformazione ci è inoltre sembrato il mezzo più corretto e funzionale poichè crediamo che questi anni di violenze, di consumismo, di "furberie", di ignoranza e rapporti non chiari con il mondo politico abbiano portato e stiano tuttora trascinando il nostro paese al declino. Qui nasce l'dea di parlare, di discutere civilmente, di studiare gli avvenimenti. Nasce l'idea di contrastare il comportamento dozzinale di coloro che si accontentano di ogni cosa senza mai metterla in dubbio.
Non ho la pretesa di credere che l'autoinformazione sia LA soluzione alle grandi problematiche del nostro mondo, reputo tuttavia che una soluzione sia già un ottimo punto di partenza.
Non vogliamo che l'autoinformazione sedi o sostituisca i moti di protesta, di ribellione, di ricerca che già esistono; noi vogliamo che l'autoinformazione serva perchè ognuno prenda coscienza nel profondo disè del significato di ciò che fa, perchè queste "rivolte" abbiano un'utilità reale e una speranza che si protende nel futuro.
Mati

3 commenti:

  1. Molto bello! Credo che riassuma efficacemente gli ideali in cui credi, in cui credo anch'io, in cui credono tutti coloro che si avvicinano a questo gruppo... Brava Mati :)
    Claire

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  2. condivido pienamente l'esigenza di uno spazio plurale, aperto, indipendente e credo che l'Autoinformazione, per quanto sia un'esperienza ancora giovane stia mettendo delle basi molto solide.
    però mi piacerebbe fare una precisazione: spesso noto che esiste una confusione tra "politica" e "partito" che sfocia nella sovrapposizione dei due termini.
    il fatto che non dipendiamo da nessun partito è sacrosanto, va rivendicato, però questo non vuol dire che siamo apolitici.
    mi spiego...come è possibile "non stare da nessuna parte" (come scrivi tu nell'incipit) quando si è informati? anzi, l'informazione serve proprio per parteggiare, per essere coscienti degli eventi e saperli contestualizzare, criticare, comprendere.
    l'intento di rendere autonome le persone attraverso la cultura è un progetto ben preciso, mosso da un'idea del mondo abbastanza chiara: tutto questo rivela l'esatto contrario del qualunquismo, che anzi è un modo strumentale di disarmare il giudizio delle persone.
    insomma, evitiamo di cadere nella trappola del "partito dell'anti-politica": il rischio sarebbe quello di neutralizzare tutto il significato che sta in quello che stiamo portando avanti.
    in una parola: continuiamo così! ;)

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  3. =) grazie per il commento...mi fa piacere.
    volevo difendere la mia posizione ed approfondire il mio pensiero: è innegabile che venga operata un certo, se non confusione, sicuramente uso improprio dei termini poliica e partito. Tuttavia quando affermo che "non stiamo da nessuna parte" io ribadisco la nostra posizione apartitica inquanto gruppo. Sicuramente l'autoinfo, come dicitu, serve per informarsi e formare un proprio pensiero e una propria coscienaza politica, tuttavia, inquanto gruppo autoinformazione noi "non stiamo da nessuna parte", ovvero siamo un'associazione che non impone un pensiero comune a coloro che vi poartecipano. Ognuno poi grazie alle informzione acquisite forma o rafforza il suo pensiero politico! Nell'icipit del mio breve intervento io intendo proprio questo: il gruppo serve per informare tutti a prescindere dall'orientamento di ognuno.
    mmmmm....sono riuscita a spiegare il mio pensiero?? =)
    grazie per il commeno, lo apprezzo! mi sembrava ben strano che tutti la pensassero come me! =)
    mati

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